COS’È LA MAIL ART?
La mail art, o arte postale, è un movimento artistico che vive principalmente attraverso l’utilizzo del servizio postale, come mezzo di distribuzione e libero scambio di opere d’arte, generalmente di piccolo formato, che vive quasi sempre al di fuori dei circuiti ufficiali dell’arte come gallerie e fiere dalle dinamiche di mercato o commerciali dell’arte. Caratteristica della mail art è anche l’assenza di giudizio e di selezione delle opere, in un’etica di egualitarismo tra i partecipanti.
La mail art è quindi un movimento che mette in correlazione mittente e destinatario, creando una comunità basata sulla comunicazione e sulle interrelazioni tra stili, esperienze e linguaggi, in un reciproco scambio creativo tra diverse identità e personalità artistiche, che favorisce la diversità culturale e la diffusione dell’arte nel Mondo.
Spesso nell’ambito della mail art vengono proposti progetti su tematiche specifiche, che gli artisti sono invitati a interpretare secondo il proprio stile e la propria sensibilità, i quali potranno dar vita a esposizioni d’arte e/o pubblicazioni.
A volte le tematiche proposte sono anche legate alla giustizia sociale, o ad argomenti di intesse o denuncia sociale. Infatti, se per molti artisti la mail art fu un movimento di rottura degli schemi commerciali dell’arte, in molti Paesi la mail art fu vissuta anche come una “voce” rivoluzionaria contro regimi e censure, a causa della quale molti artisti furono incarcerati, torturati, esiliati e assassinati.
La mail art abbraccia non solo opere nei classici formati cartolina, ma anche francobolli artistici, buste decorate, timbri, figurine d’artista, fanzines, libri d’artista o opere tridimensionali, e possono anche includere poesie, e a volte persino audio e video.
LA STORIA DELLA MAIL ART
Le origini della mail art possono rifarsi ad esperimenti artistici dei primi decenni del ‘900, come i collaggi postali del futurista Ivo Pannaggi, le corrispondenze creative di Giacomo Balla e Francesco Cangiullo, o i francobolli e collage dadaisti di artisti come Marcel Duchamp, o addirittura nelle buste illustrate create nella metà dell’800, con grafiche che spaziavano dalla satira alla pubblicità, ma s su tematiche sociali come la pace nel mondo o l’abolizione della schiavitù, articoli postali prodotti in serie che rimasero in auge fino alla seconda metà del XIX secolo, quando fu autorizzato l’uso di cartoline illustrate.
Ma la costituzione di un vero e proprio network di artisti postali risale però agli anni ’50 e ’60, grazie al movimento internazionale Fluxus, nel quale artisti, compositori e designer mescolavano diversi media e diverse discipline artistiche, in una fusione del concetto di vita con quello di arte.
Agli inizi degli anni ’60, fu l’artista americano Ray Johnson a sviluppare il primo network di artisti postali, il New York Correspondence School. La prima mostra del network creato da Johnson è del 1970 al Whitney Museum of American Art di New York, che è considerata la prima vera mostra di mail art. Il termine mail art nasce però solo nel 1971, coniato dal curatore e critico d’arte Jean-Marc Poinsot nel suo libro “Mail Art: Communication a Distance Concept”.
Negli anni ’70 la mail art si diffuse considerevolmente, diventando un canale di espressione accessibile anche a culture non riconosciute ed underground, e vitalizzando l’attività artistica in Paesi in cui era forte la censura contro la diffusione di idee alternative.
Anche in Italia tra gli anni ’70 e ’80 nascono movimenti di mail art che sfociano in mostre internazionali, riviste e archivi, mentre nel mondo vengono organizzati i primi meeting, festival e convegni dedicati alla mail art.
Dagli anni ’90 in poi internet e i nuovi mezzi di comunicazione digitale hanno dato un forte impulso alla diffusione delle mail art call, come vengono spesso definiti gli inviti a partecipare ai progetti di mail art, riuscendo a coinvolgere un numero sempre maggiore di nuovi partecipanti. Il web ha contribuito anche alla condivisione pubblica e alla documentazione online delle opere, attraverso, siti, blog e canali social, e la posta elettronica è stata di supporto nel favorire la comunicazione e a rendere più semplice lo scambio di opere, anche se molti artisti postali continuano a preferire lo scambio in forma postale.
Tra i più longevi progetti di mail art ricordiamo Brain Cell, dell’artista postale giapponese Ryosuke Cohen, che dal 1985 ha ormai superato le oltre 1.100 edizioni.
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